Al momento stai visualizzando L’uso cutaneo dell’olio di CBD

L’uso cutaneo dell’olio di CBD

  • Commenti dell'articolo:0 commenti

La pelle è l’organo più esteso del nostro organismo e svolge diverse funzioni molto importanti. Innanzitutto, la pelle riveste il nostro corpo e lo protegge dagli agenti esterni e, grazie ai moltissimi recettori presenti a livello cellulare, riconosce e invia innumerevoli segnali al sistema nervoso centrale e a quello immunitario. Tra i recettori presenti nell’epidermide troviamo anche quelli che fanno parte del sistema endocannabinoide cutaneo. Nella cute, il sistema endocannabinoide concorre a regolare la crescita, lo sviluppo e il metabolismo delle cellule, oltre a partecipare alla risposta immunitaria nei processi infiammatori. I recettori del sistema endocannabinoide vengono attivati sia dai cannabinoidi prodotti dal nostro organismo (gli endocannabinoidi) sia dai fitocannabinoidi (presenti nell’olio di CBD), che dai cannabinoidi di sintesi. L’attivazione dei recettori dei cannabinoidi a livello cutaneo migliora la funzione barriera della pelle, agendo sulla sua idratazione e come antinfiammatorio. Il cannabidiolo, noto anche come CBD, viene estratto dalla Cannabis sativa e mima gli effetti degli endocannabinoidi. Negli ultimi anni l’interesse verso questo composto è molto cresciuto anche in ambito cosmetico per mantenere la pelle giovane e sana.     

La letteratura scientifica  riconosce al cannabidiolo delle proprietà terapeutiche importanti, soprattutto per il suo potere analgesico e antinfiammatorio. L’azione antinfiammatoria del CBD può essere sfruttata anche in caso di psoriasi, una malattia della pelle di tipo autoimmune che provoca la comparsa di placche inspessite, arrossate e desquamate. Le cause della psoriasi sono molteplici e al momento non esiste una cura in grado di bloccare la comparsa delle placche, ma i trattamenti topici a base di CBD hanno dimostrato di essere efficaci nel migliorare i sintomi di questa malattia. Il CBD è infatti in grado di diminuire la proliferazione dei responsabili delle placche , idratare la pelle desquamata e lenire l’infiammazione, diminuendo l’arrossamento e l’eventuale prurito associati .

Un aspetto da non sottovalutare è che i trattamenti topici a base di CBD sono altamente tollerati e non presentano effetti collaterali, dunque possono essere portati avanti anche per lunghi periodi senza alcun problema.

L’uso topico dell’olio di CBD fornisce un sollievo ad azione rapida e permette di gestirne anche per i muscoli stanche e doloranti. Inoltre, si dimostra efficace  per trattare graffi, abrasioni, ustioni, punture di insetti e persino smagliature. E’ stata clinicamente dimostrata la sua efficacia nell’acne riducendo l’infiammazione e la proliferazione batterica che si sviluppa nei pori. Se ti stai avvicinando solo ora ai cosmetici alla canapa assicurati che nell’elenco degli ingredienti ci sia il vocabolo cannabidiolo. Ma -meglio ancora,- se non vuoi correre rischi, acquista l’olio di CBD, che può essere spalmato direttamente sulla pelle.

Come applicarlo?

E’ sufficiente rilasciare alcune gocce di Olio e massaggiarlo sull’area interessata come se fosse una crema, il resto lo farà il CBD. Ogni volta che ne senti il bisogno, dopo aver pulito la zona di pelle che vuoi trattare, versa alcune gocce di Olio di CBD AGRIOM al 10% sul palmo della mano e distribuiscile con un lieve massaggio. Oppure puoi mescolare qualche goccia di olio di CBD con la crema che usi abitualmente ed usarla sul viso come un ottimo rimedio antinvecchiamento.

cbd uso cutaneo

Lascia un commento